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Le fotografie post mortem (altrimenti conosciute come memento mori, ricordati che devi morire) sono una pratica fotografica sviluppatasi nell’epoca vittoriana e caduta in disuso attorno agli anni ’40 del novecento.

Dopo l’avvento della fotografia la gente iniziò a farsi fotografare assieme ai defunti per avere un ricordo indelebile di essi. Gli studi fotografici dell’epoca si organizzarono di conseguenza, organizzando le pose delle foto post mortem sia a casa del defunto, sia presso il loro studio. Le foto post mortem furono particolarmente in voga nell’Epoca vittoriana, ove il tasso di mortalità infantile era molto elevato e non di rado le fotografie post mortem erano l’unica foto che i genitori avevano dei loro figli. Questo aspetto spiegherebbe perché i soggetti siano per lo più ritratti come se ancora fossero in vita; con gli occhi aperti, o così dipinti, o addirittura impegnati in piccole attività quotidiane…

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